Grassi idrogenati, perché evitarli e come!

Anche se consentiti dalla legislazione, i grassi idrogenati sono pericolosi per la salute.

Il loro impiego è molto elevato nell’industria alimentare.

Essa troppo spesso ricorre ai grassi idrogenati ad alto discapito dei consumatori che purtroppo sono poco informati su questo processo di trasformazione che avviene durante la lavorazione degli alimenti.

Ovviamente, l’industria trae vantaggi notevoli ed utilizza in modo esponenziale olio e margarina dall’ingente contenuto di grassi idrogenati.

Ma cosa sono effettivamente i grassi idrogenati?

Ebbene, si parte dall’olio vegetale che subisce un processo di lavorazione industriale detto nello specifico ‘processo di idrogenazione’ e si ottiene un prodotto completamente diverso rispetto a quello da cui si era partiti.La metodica non è affatto nuova come si potrebbe credere ma è nata verso l’inizio del XX secolo quando si comprese che i grassi polinsaturi erano meno instabili e di conseguenza meno conservabili nel tempo.Ma perché l’industria fa questo largo uso di grassi idrogenati?La risposta è molto semplice. Le industrie utilizzano in maniera smisurata questi elementi poiché i cibi ottengono un tempo di conservazione lungo e chiaramente, i risvolti per le aziende sono economicamente favorevoli.Raramente i mass media trattano di quest’argomento così delicato ed i consumatori non sono al corrente dei gravi danno che alcuni cibi comportano alla loro salute.

Come avviene l’idrogenazione e a cosa serve questo laborioso processo.

Gli oli vegetali vengono riscaldati ma a temperature troppo alte!Il processo di idrogenazione è dovuto alla mescolanza di diversi elementi dopo che l’olio vegetale viene surriscaldato a temperature davvero altissime. Viene alterata la struttura della molecola iniziale mediante l’aggiunta di elementi quali nichel, platino, rame e molecole di idrogeno con un catalizzatore metallico.Avviene infine, un nuovo processo detto di ‘deodorazione’ e si creano nuovi atomi che però in natura non esistono!Alla fine della lavorazione industriale, viene fuori un prodotto spalmabile molto sfruttabile sul mercato alimentare perché:

  • Solido, visto che l’olio vegetale è stato tramutato in prodotto consistente.
  • Stabile alle temperature, poiché riutilizzabile per friggere.
  • Con un costo irrisorio, poiché i produttori utilizzano il prodotto come materia prima e con una produzione in larga scala.

L’industria alimentare utilizza il prodotto ottenuto per realizzare disparati tipi di alimenti.

Merendine, prodotti da forno e margarina sono prodotti pericolosi!Pensate a che uso abnorme si fa di merendine, dolcetti confezionati e tutti quei prodotti da forno che spesso si utilizzano per nutrire i nostri bambini pensando erroneamente a prodotti come quelli fatti in casa perché artigianali.E a proposito di artigianalità, alcuni dei tanti produttori che si vantano di essere “maestri pasticcieri e gelatai” utilizzano in maniera sconsiderata i prodotti a base di grassi idrogenati in modo da ottenere un contenuto vendibile sul mercato a prezzo giusto ma con un costo di produzione davvero minimo.

Quali sono gli alimenti fortemente a rischio per la salute del consumatore.

Attenzione ai gelati, agli alimenti dei Fast Food e al cioccolato.

Ognuno di noi dovrebbe prendere la buona abitudine di controllare gli ingredienti quando acquistiamo prodotti da forno o da banco.Il gelato contiene un elevato quantitativo di grassi trans, in particolar modo quello confezionato che acquistiamo nei bar o anche nei supermercati.Attenzione anche a quegli articoli che vantano una scadenza lunga come le patatine fritte, i taralli, i grissini e gli snack in genere.Un occhio significativo anche al cioccolato ovvero alle famose tavolette che spesso acquistiamo per mangiarle al naturale o per la copertura dei dolci.Occorre a questo punto, fare una distinzione. Il cioccolato puro si ottiene dal solo burro di cacao che non contiene assolutamente nessun tipo di grasso idrogenato mentre se si adopera il surrogato di cioccolato, dobbiamo veramente aprire gli occhi poiché molte marche insospettabili contengono una buona dose di grassi trans. Una lancia va spezzata a favore di note creme al cioccolato spalmabili che come riportato dall’etichetta, contengono esclusivamente grassi vegetali.

Ma quali sono i danni che i grassi idrogenati apportano alla nostra salute?

Malattie cardiovascolari, colesterolo e purtroppo anche affezioni tumorali.Sono considerevoli gli studi che si stanno effettuando su questi prodotti alimentari dannosi alla salute del consumatore soprattutto dopo che si è constatato che l’incidenza di malattie tumorali è in crescente aumento.

Emeriti ricercatori hanno sentenziato che il cibo che noi abitualmente consumiamo e che è prodotto con grassi idrogenati è purtroppo portatore del famigerato colesterolo, di malattie cardiovascolari e anche di gravi forme tumorali.La presenza di nichel in alcuni prodotti da forno spiega il nutrito numero di persone allergiche che ci sono nel mondo.E’ doveroso ricordare che gli amanti dei Fast Food dovrebbero ridimensionare le loro abitudini alimentari anche perché spesso, l’olio per friggere viene ancora una volta riutilizzato con conseguenze poco piacevoli per l’organismo. Questo non significa che non si debba più provare il piacere di fare la pausa pranzo in uno di questi locali molto alla moda ma è necessario cambiare lo stile di vita e non abusare di cibi gustosi sicuramente, ma assai poco salutari.Meglio spendere qualche euro in più e controllare le etichette prediligendo i prodotti ‘senza ogm e grassi idrogenati’.

Il problema non si è ancora mostrato nella sua effettiva gravità così come negli Stati Uniti.

I mass media raramente informano il consumatore sui rischi.

Forse dipenderà dal fatto che in Italia non ci si è resi ancora conto del problema ma se volessimo solamente guardare i dati che provengono dagli Stati Uniti sulle morti avvenute per problemi cardiovascolari, dovremmo cominciare a preoccuparci seriamente. Si parla di molteplici persone morte proprie per il troppo consumo di grassi idrogenati tanto è vero che dietro consiglio di alcuni illustri specialisti, negli Stati Uniti d’America è cominciata una vasta campagna di sensibilizzazione.

Conclusione

In Italia purtroppo, la normativa per quanto riguarda i grassi idrogenati è davvero carente soprattutto perché non esiste la regola che la casa produttrice debba scrivere sull’etichetta del prodotto la dicitura  “contiene grassi idrogenati”. Al contrario degli Stati uniti, in Italia c’è pochissima informazione e anche le tradizionali trasmissioni che trattano di medicina, poco si occupano di informare i consumatori sulla pericolosità di questi elementi. L’unico mezzo a disposizione rimane la “Federconsumatori” che ha preparato una lista dei prodotti a rischio. E come scrive nel suo libro un rinomato Dottore specialista in scienze dell’alimentazione, “preferite decisamente i prodotti preparati col burro, l’olio extravergine o lo strutto” ( Fonte: Dott Perugini Billi)

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