Stitichezza nei neonati: possibili cause e rimedi

La stitichezza nei neonati e nei bambini è una condizione frequente e spesso non è legata a nessuna causa organica.

Ovviamente gli specialisti di competenza, quali pediatra, neonatologo, ecc. saranno i primi ad effettuare una valutazione anamnestica ed un esame obiettivo per verificare la presenza di problematiche importanti.

In genere la stitichezza viene definita come dolore addominale, difficoltà e/o dolore ad evacuare, spesso le feci sono come palline, sono troppo dure.

La frequenza dell’evacuazione può variare da un bimbo ad un altro, ma una frequenza inferiore ad una volta al giorno prima dei sei mesi e di 3 volte a settimana dopo i 6 mesi non è certamente fisiologica. Ovviamente i neonati allattati al biberon sono più stitici di quelli allattati al seno. Lo scopo di questo articolo è capire anche dal punto di vista osteopatico quali sono le situazioni in cui il trattamento può essere di aiuto a ristabilire un buon equilibrio in caso di costipazione e combattere la stitichezza nei neonati

Quali sono le possibili cause osteopatiche di stitichezza?

  1. durante il parto a volte viene esercitata la manovra di kristeller : è una manovra ostetrica/medica eseguita in contemporanea con la contrazione, consiste nell’applicazione di una spinta a livello del fondo dell’utero con lo scopo di facilitare l’espulsione della testa fetale in fase espulsiva avanzata. In molti stati europei è vietata dalla legge (Inghilterra), in Italia è fortemente sconsigliata. Con questa manovra sulla pancia si va a spingere anche sul sederino del futuro nascituro: il sacro potrebbe rimanere bloccato tra le due ossa iliache, considerando che nei neonati e nei bambini l’ossificazione del sacro non è completa. Questo può creare problemi disfunzionali a livello del diaframma pelvico, della muscolatura addominale e pelvica e degli sfinteri rendendo più difficile l’evacuazione.
  2. il bambino può presentare una postura del corpo in iperestensione (inarca la colonna e spesso anche la testa) e questa posizione renderà la sua spinta durante l’evacuazione poco efficace perché spingerà in avanti e non indietro.
  3. immaturità neurologica (dei plessi nervosi) a livello del colon discendente:  sono immaturi fino al 2 anno di vita circa. La defecazione è un processo complesso che presuppone delle azioni volontarie e non volontarie per funzionare al meglio.
  4. tensioni della colonna dorso-lombare e sacrale (da posizione intrauterina, travaglio lungo e complicato, ecc.) dove risiede il sistema neurovegetativo che rallenta o favorisce il transito intestinale (a seconda che prevalga il sistema nervoso simpatico rispetto a quello parasimpatico).

In cosa consiste il trattamento osteopatico? Ed il numero di sedute?

Durante il trattamento si verificherà sicuramente la postura che presenta il neonato, si andranno a valutare tutti i distretti articolari e muscolari che possono causare la costipazione: sacro e zona dorso-lombare dove passa il sistema nervoso autonomo, si tratterà il diaframma pelvico riequilibrandolo con gli altri diaframmi, eventuali tensioni del colon, il sistema cranio-sacrale per l’omeostasi di tutto l’organismo. Il numero delle sedute può variare da uno a tre trattamenti.

 Cosa consigliare ai genitori

  • Consultare un’esperta dell’allattamento per aiutare la mamma a continuare ad allattare al seno invece del latte artificiale.
  • L’alimentazione della mamma durante l’allattamento è fondamentale per la prevenire la stitichezza nei neonati: bere tanti liquidi, incrementare le fibre e la frutta.
  • Fare un massaggio circolare in senso orario sulla pancia del piccolo, utilizzando un olio e trasmettendo tranquillità in un ambiente confortevole, inoltre portare le ginocchia del neonato al petto e poi stenderle, per facilitare il rilassamento dello sfintere, di cui il neonato non ha ancora un controllo efficace.

Dottoressa Silvia Nardocci

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