Equilibrare il ritmo sonno veglia del neonato con l’osteopatia

Spesso i bambini soffrono di disturbi del sonno e piangono in modo inconsolabile, in questo modo tutta la famiglia è sottoposta a lunghi periodi di veglia e stanchezza.

Dopo aver consultato il pediatra di riferimento ed aver escluso problematiche importanti, spesso si cerca di tamponare il sintomo con rimedi anche naturali, ma senza avere grandi risultati.

Per trovare il giusto ritmo sonno veglia può aiutarci l’osteopatia.

L’osteopata nella prima visita raccoglierà tutte le informazioni inerenti il periodo della gravidanza fino alla nascita del bambino: la durata del travaglio, l’eventuale somministrazione di progesterone durante la gravidanza per la presenza di contrazioni uterine precoci, la somministrazione di  ossitocina, epidurale durante il parto, la posizione del bambino nella placenta, la presentazione del bambino alla nascita, eventuali giri di cordone intorno al collo.

Dopo un’attenta valutazione della postura spontanea del neonato, del suo cranio e dell’apparato locomotore, l’osteopata  andrà a ricercare con test specifici e a trattare, in modo dolce, le tensioni del cranio e delle prime vertebre cervicali, che si sono create nel periodo intrauterino, durante il parto o in seguito.

Ad esempio contrazioni uterine presenti durante la gravidanza (trattate con progesterone), la rottura precoce delle acque, l’utilizzo dell’ossitocina durante il parto sottoporranno la testolina del bambino a maggiori compressioni, nel primo caso il feto riceverà queste compressioni già nei nove mesi.

In questo modo le membrane che rivestono l’encefalo tenderanno a stringersi per proteggere l’encefalo stesso e queste situazioni fortemente irritative porteranno spesso il bambino ad un pianto inspiegabile. Inoltre tensioni e disfunzioni a livello della zona occipitale e prima vertebra cervicale possono alterare la REGOLAZIONE DEL CICLO SONNO-VEGLIA in quanto tali zone anatomiche sono collegate a centri neurologici deputati proprio a questa regolazione.

Queste tensioni si potranno verificare in situazioni di posizione fetale stretta o scomoda: gravidanza gemellare, placenta bassa, bacino materno molto stretto e poco mobile, nelle diverse fasi del parto in modo particolare nella fase espulsiva. Il cranio, la struttura muscolo-scheletrica e viscerale del neonato devono potersi adattare, devono poter offrire una risposta adeguata alle diverse stimolazioni che arrivano dall’ambiente esterno ma, come nel caso di un bambino che ha difficoltà ad addormentarsi, fa piccoli riposini, si sveglia continuamente, le disfunzioni che si sono verificate a livello del cranio modificano la sua capacità adattativa rendendo così il terreno propizio ai vari disequilibri.

Lo scopo del trattamento osteopatico è quello di  ristabilire un miglior equilibrio del ritmo sonno-veglia nel rispetto delle dinamiche e dell’equilibrio fisiologico di ogni bimbo.

 

Dottoressa Silvia Nardocci

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